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Edizione 2025

Il PREMIO ARCHIMEDE 2025, bandito da studiogiochi, ha per tema l’ideazione di giochi da tavolo inediti.

Il Premio, dedicato al grande Alex Randolph che ne è stato presidente per le prime 7 edizioni, ha finora consentito a più di 60 autori di coronare il sogno di vedere pubblicato il proprio gioco. La partecipazione (singola o di gruppo) è aperta a tutti, senza limiti di residenza o di età. I giochi partecipanti dovranno essere spediti entro il 31 marzo 2025.

La cerimonia finale si svolgerà indicativamente a settembre 2025 a Venezia grazie alla collaborazione della Città di Venezia nel quadro di un più ampio contesto di iniziative per la diffusione della cultura ludica, anche quale efficace mezzo di prevenzione della dilagante azzardopatia.

Grazie al supporto degli editori, sarà corrisposto ai vincitori un anticipo complessivo di 3.500 euro sulle future royalties maturate dalla pubblicazione dei loro giochi.

Oltre al Premio Archimede, la giuria assegnerà altri riconoscimenti, trofei e premi di categoria quali:

  • Menzione Speciale Sebastiano Izzo al gioco che più sarebbe piaciuto a Sebastiano Izzo, indimenticato “compagno di giochi” che amiamo ricordare a ogni edizione.
  • Trofeo Cartamundi per il miglior gioco di carte. Grazie al supporto di Cartamundi, sarà corrisposto un anticipo di 500 euro sulle future royalties.
  • Trofeo Scienza in Gioco per il miglior gioco a tema scientifico di carattere didattico e divulgativo, assegnato dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IFN).
  • Trofeo SAZ Italia per l’autore italiano che meglio avrà saputo distinguersi per le sue proposte. Al vincitore l’iscrizione gratuita per un giorno a IdeaG nazionale.

Il Premio Archimede è riconosciuto dalla UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) per il suo valore socio-culturale e di aggregazione e inclusione; si tratta infatti di un’attività a carattere ludico-ricreativo e di promozione del diritto al gioco, per tutti e per tutte le età.

Il Premio Archimede collabora con la Spielwarenmesse e con il Bavarian Games Archive nell’ambito della Games Inventors Convention nel contesto dell’annuale fiera di Norimberga, un momento di incontro per gli autori di giochi di tutto il mondo, le case editrici e le agenzie.

Scaricate il bando del Premio Archimede 2025 dal menu Download, in alto a sinistra.

PIÙ GIOCHI, MIGLIORI E PRONTI DA TESTARE!

Anche quest’anno, il Premio Archimede avrà una struttura volta ad aumentare la qualità e il numero di giochi ammessi alla finale, incrementando le loro probabilità di pubblicazione.

Il processo di selezione e sviluppo. La giuria di selezione proverà e valuterà ogni gioco, procedendo in ordine di arrivo (prima il prototipo arriva e prima sarà esaminato). Al termine della valutazione, l’autore riceverà una scheda di valutazione che potrà avere uno dei seguenti verdetti:

a) NON AMMESSO ALLA FINALE: Se si ritiene che il gioco non abbia sufficiente potenzialità, non sarà ammesso alla finale e gli autori torneranno immediatamente titolari di tutti i diritti. Potranno subito richiedere la restituzione del prototipo, che avverrà a loro spese.

b) AMMESSO ALLA FINALE: Se il gioco sarà ammesso direttamente alle fasi finali, ne sarà data pronta comunicazione agli autori e scatteranno i diritti di opzione.

c) IN SVILUPPO: Questo verdetto compare nel caso in cui la giuria ritenesse che il gioco sia interessante, ma non ancora a un livello sufficiente per entrare in finale. In tal caso, gli autori potranno provare a mettere in pratica i suggerimenti della giuria entrando in una fase di sviluppo. Gli autori dovranno premurarsi di inviare eventuali versioni aggiornate dei loro giochi, che verranno così rivalutati. Questa fase procederà anche dopo il 31 marzo 2025, perché lo sviluppo NON è legato alla scadenza dell’iscrizione e potrà essere portato avanti anche nei mesi successivi.
I giochi che dopo questo processo avranno raggiunto un livello di qualità ritenuto soddisfacente, rientreranno nel caso b), gli altri nel caso a). In ogni caso il perfezionamento dei prototipi può richiedere parecchio tempo, suggeriamo quindi agli autori di iscrivere e inviare i loro giochi il più presto possibile.

La finale. A Venezia, durante la settimana precedente l’assegnazione del premio, tutti i giochi finalisti (quanto più numerosi possibile) saranno provati, riprovati e votati dalla giuria finale, composta dai redattori di molte delle maggiori case editrici del mondo. Nel corso della cerimonia finale verranno infine proclamati i vincitori del Premio Archimede 2025 e dei premi collaterali.

La pubblicazione. Con questo sistema i giochi che accederanno alla finale avranno un’altissima probabilità di essere pubblicati e trovare quindi la via della commercializzazione. Per favorire e velocizzare le scelte dei vari editori, verrà anche chiesto agli autori dei giochi finalisti di inviare più copie del loro prototipo.

CNR-IFN organizzerà la quinta edizione del concorso FOTONICA IN GIOCO. Il concorso è rivolto a tutti gli studenti degli istituti secondari di secondo grado italiani e ha come scopo la realizzazione di un gioco da tavolo originale con carattere didattico o divulgativo (www.fotonicaingioco.it). La cerimonia di premiazione avverrà contestualmente a quella del Premio Archimede e vedrà la partecipazione delle classi che avranno realizzato i tre migliori progetti.

The award ceremony of the 2023 edition

GIURIA

Saranno operative due giurie separate. Nel corso della prima fase della competizione interviene esclusivamente la GIURIA DI SELEZIONE, al momento composta da:

Leo Colovini (presidente)

Nato a Venezia nel 1964, Leo Colovini inizia la propria storia ludica intorno all’età di 12 anni quando conosce Alex Randolph, giocando a scacchi in un circolo di Venezia. Da sempre appassionato di giochi, rimane letteralmente affascinato dal “Maestro”, tanto da divenire uno dei più assidui frequentatori del suo studio. Partecipa con passione ai test dei giochi e non perde occasione per sottoporre al giudizio di Alex qualche idea ingenua e strampalata. Con il passare del tempo, le idee iniziano ad affinarsi e Leo riesce finalmente a presentare al severo giudizio di Alex un meccanismo di gioco interessante, che però, nonostante vari interventi di Alex, non riesce a far pubblicare. Passa un anno e la coppia elabora Drachenfels, il suo primo gioco che verrà pubblicato (Schmidt Spiele). Due anni dopo (1988), sempre in collaborazione e sotto l’egida del Maestro nasce Inkognito, pubblicato da MB, che diviene un grande successo (entra nella lista dello Spiel des Jahres, vincendo il Sonderpreis – premio speciale della critica).  Un paio d’anni dopo viene pubblicato il primo gioco di Colovini come unico autore, Die Magische Sieben (Piatnik). Nel 1993 firma, insieme con Dario De Toffoli, Marco Maggi e Francesco Nepitello, il Gioco di Ruolo Lex Arcana (Dal Negro). Nel 1993 trova finalmente il coraggio di lasciare l’impiego in banca per occuparsi  di giochi a tempo pieno. Nel 1994 esce Die Oster Insel (Blatz Spiele), entrato anche questo nella lista dello Spiel des Jahres. Negli anni che seguono, la collaborazione con Dario De Toffoli diventa più stretta, fino a diventare l’avventura di Venice Connection, fondata insieme con il Maestro Alex. Negli anni successivi, oltre a conseguire la laurea in storia con una tesi-gioco su Carlo Magno, molti suoi giochi vengono pubblicati: Carolus Magnus nel 2000 e Clans nel 2003 (Winning Moves) sfiorano la vittoria delle Spiel del Jahres giungendo nella terna dei tre nominati. Con il gioco Leo muss zum Friseur vince il Deutscher Kinderspiele Preis 2016, sfiora la vittoria del Kinderspiel des Jahres 2016 (essendo tra i tre nominati) e vince lo Spiele Hit für Kinder 2016.

Giuseppe Baggio

Uno dei migliori giocatori italiani di Shogi, grande estimatore dei giochi creati da Alex Randolph, Giuseppe Baggio è un appassionato di giochi astratti su tavoliere, ma accorre subito se c’è da provare qualche nuovo gioco, di qualsiasi tipo sia.
Insomma, giocare gli piace e per questo è diventato uno dei più attivi giurati del Premio Archimede.
Con studiogiochi ha collaborato alla stesura dei capitoli sullo Shogi (scacchi giapponesi) e sugli Scacchi eterodossi ne Il grande libro degli scacchi e alla revisione di numerose voci dell’Enciclopedia dei giochi di Giampaolo Dossena.

Federico Colovini

Figlio di Leo Colovini, play-tester, sviluppatore, redattore, traduttore e ora anche autore: non c’è che l’imbarazzo della scelta! Chissà se gli rimarrà tempo per coltivare le sue altre grandi passioni… fare il Mastro Birraio, l’Egittologo o magari rifugiarsi in un bel LARP di quelli tosti?

Piero Modolo

Nato nel 1991, è appassionato di tutti i tipi giochi (dai giochi da tavolo ai videogiochi) ma, in particolare, dei giochi di carte collezionabili (prima Yu-Gi-Oh!, ora Gwent online è diventato il suo gioco preferito).
Laureato in filosofia a Venezia, dopo la positiva esperienza di Archimede 2016 è entrato di diritto come membro fisso nella giuria di preselezione del Premio, con il compito di fare da tramite tra i giochi (e gli autori) e i giurati italiani e internazionali.
È in prima linea nel testare nuovi giochi e lavora ai vari progetti dello studio.

Dario Zaccariotto

Nasce a Dolo (VE) nel 1968 e trascorre un’infanzia giocosa.
Nei primi anni ottanta entra in contatto con il mitico MultigiocoClub di Mestre e ne diventa subito “la mascotte”, essendo il più giovane del gruppo. Per tutti diventa Darietto, per non confonderlo col suo omonimo “Darione” De Toffoli; da quando è padre, molti lo chiamano Zack ma qualche nostagico persevera con il “classico” primo soprannome.
Il contatto con De Toffoli diventa stabile e un po’ alla volta comincia a collaborare con studiogiochi: dirige tornei, sviluppa giochi da tavolo e produce rompicapo e altri giochi per riviste.
Il vero salto lo fa quando in occasione di varie edizioni del Festival Italiano dei Giochi  diventa responsabile di alcune sezioni: in quel momento “Darietto” capisce davvero cosa vuol fare da grande e presto ha l’occasione di attraversare il grande mare che separa il dire e il fare.
Il resto è attualità: scrive libri e collabora all’ideazione di giochi, ma soprattutto trova gioia nel proporre a molte persone rompicapo, specialmente quelli logici e numerici.
Poi un giorno lascia di stucco tutti quelli che lo credono un freddo calcolatore vincendo un concorso internazionale di poesia (www.centrostudivignola.it), con la prima e l’ultima composizione che abbia mai scritto.

La giuria giudicherà i giochi tenendo conto delle seguenti caratteristiche, in ordine di importanza:

  • Pubblicabilità, ovvero la possibilità che il gioco possa essere preso in considerazione dagli editori
  • Originalità dei meccanismi di gioco
  • Giocabilità, equilibrio e funzionalità dei meccanismi
  • Divertimento
  • Funzionalità del prototipo e chiarezza delle regole

È da specificare che la qualità del prototipo e soprattutto delle regole pesano poco sulla valutazione complessiva del gioco, ma sono allo stesso tempo una condizione fondamentale per poter giocare il gioco e godere di tutte le altre caratteristiche.

La composizione della giuria finale sarà comunicata successivamente.

The international jury of the 2023 edition

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