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Giochi di parole e letterari

GIOCHI DI PAROLE E LETTERARI

“VERA-MENTE”

Fede è un bugiardo. Veramente? Fede è un bugiardo, veramente. Ma a che gioco giochiamo? C’è qualcuno che lo ha capito? Beh, proce­diamo per gradi. Se uno si fuma una “sigacurva”, che cosa vi im­maginate? Forse è stata in tasca quella sigaRETTA e magari è di­ventata CURVA. E se si mangia una “bagigante”? Magari la sua ba­NANA era particolarmente grande, proprio GIGANTE. Sono battutine, ma introducono. Prendiamo un pezzo di parola che da solo avrebbe significato proprio e lo sostituiamo con un contrario, un sino­nimo, o un’altra espressione attinente. Si può quindi consultare il calenDIEGO, mangiare il forGIUGNO o avere un incubo QUATTRO­mendo. Il bello viene quando la “traslazione” di significato si fa su tutte le parti in cui è stata divisa una parola. “Veramente”: già suona male, se è “vera” perché “mente”? Sarebbe come dire “falsadiceilvero”. Meglio provare con “Vera” nome di donna, dunque “Vera mente” o magari “Vera dice il vero”. Ma la vera è anche l’anello di matrimonio, la “fede” e Fede è Emilio, da cui si ricava “Fedemente” cioè “Fede è un bugiardo” o, al con­trario, “Fede dice il vero”. Dipende dai punti di vista. Giochi come questi li faceva il grande Dossena già molti anni fa. Verso la metà degli anni ’80 ho iniziato a frequentare un circolo dove c’era un socio molto appassionato di giochi. Saputo che anch’io con i giochi me la cavicchiavo mi ha messo alla prova davanti a tutti: “Tu che t’intendi di giochi, sapresti dirmi qual è il con­trario di abbondantemente?”. Per fortuna ero un lettore del Dos­sena e ho potuto rispondere a tono: “se a Bonn Dante mente” al contrario “a Berlin-Pankov Petrarca dice il vero” (eh sì, c’era ancora la Germania Est). Superato l’”esame”, siamo diventati amici: ma non v’immaginate chi fosse il burlone? Ve lo dirò la prossima settimana assieme alle soluzioni di quanto sto per chie­dervi: “Qual è il presente di primavera? E il futuro?”. Per ri­spondere correttamente ricordatevi che, come insegna la TV, l’Infinito di Leopardi può anche essere… leopardare.