Home Premio Archimede Edizione 2018

Edizione 2018

VINCE JAP – JUST ANOTHER PIRATE GAME
di GIAN ANDREA CAPPUZZO

COMUNICATO FINALE

Il Premio Archimede 2018 è stato vinto da JAP – Just Another Pirate Game dell’esordiente Gian Andrea Cappuzzo, che si aggiudica anche due premi collaterali.

«Avevo già provato a partecipare al concorso due volte», spiega Cappuzzo, quarantaduenne padovano che nella vita lavora nel mondo dei cavalli «ma il gioco che avevo presentato assieme a un mio amico architetto era molto bello esteticamente quanto impreciso dal punto di vista delle regole. Jap invece mi è sembrato migliore da subito, e per questo devo ringraziare soprattutto i miei due nipotini che sono stati i testatori perfetti».

Al secondo posto: FeudaLink di Marcello Bertocchi.
A completare il podio Qoobeland di Alessandro Dentis, al quarto posto Bononia di Gabriele Bubola.

Da segnalare i premi speciali:

Menzione Sebastiano Izzo consegnata da Dario De Toffoli a Le Cinque Torri di Agostino Recchia, per il prototipo che – a parere del giudice – più sarebbe piaciuto al suo vecchio compagno di giochi Sebastiano Izzo;

Premio Speciale Cartamundi per il miglior gioco di carte, consegnato da Ileana Xodo a Conclave X di Félix Bernat Julián;

Premio Speciale IDG per l’autore esordiente meglio classificato e Premio AIG per la meccanica di gioco più originale, entrambi a JAP di Gian Andrea Cappuzzo;

Premio Fotonica in Gioco a Stop Climate Change della classe 5G del Liceo Scientifico G. Gandini di Lodi e Trofeo Speciale Scienza e Gioco Scie Chimiche di Mirko Baldicchi, consegnati da Fabio Chiarello, Sara Di Marcello e Roberta Ramponi (CNR IFN).

I dieci giochi meglio classificati saranno esposti al Musée Suisse de Jeu(Museo Svizzero dei giochi) di La Tour-de-Peliz.

La cerimonia si è svolta il 29 settembre, presso la splendida Sala San Leonardo, messa a disposizione dal Comune di Venezia.

Alla XVI edizione del Premio Archimede hanno partecipato ben 158 prototipi provenienti principalmente dall’Italia, ma anche da altri 10 paesi, inclusi Giappone e Argentina. Tutti i giochi sono stati giocati e giudicati con estrema attenzione dalla giuria preliminare, guidata da Leo Colovini e composta da Giuseppe Baggio, Piero Modolo, Federico Colovini e Umberto Rosin. Una menzione speciale va a quest’ultimo, che ha fatto vivere ai giurati l’emozione di un giro notturno in Canal Grande con un’antica barca a remi (arzana.org).

La mostra dei prototipi esibiva gli 81 prototipi selezionati dalla giuria preliminare e ammessi alle fasi finali: giochi di ogni tipo, di strategia e di fortuna, astratti e ambientati, semplici e complessi, tutti caratterizzati da idee nuove e originali, di un livello che ad ogni edizione aumenta vistosamente.

Alla cerimonia finale, presentata e condotta da Dario De Toffoli, è intervenuto Furio Honsell, presidente di GioNa (Associazione Nazionale delle Città in Gioco), sulla bellezza del giocare.

A seguire la tanto attesa ed emozionante votazione della giuria internazionale in diretta e lo scrutinio, condotta da Dario Zaccariotto.

La giuria internazionale, presieduta da Dario De Toffoli, era composta da: Gonzalo Aguirre Bisi (ThunderGryph, Spagna), Michael e Bob Bruinsma (999 games, Paesi Bassi), Bernd e Moritz Brunnhofer (Hans im Glück, Germania), Stefano De Carolis (Giochi Uniti, Italia), Thomas Cauet (Asmodée, Francia), Silvio De Pecher (Tana dei Goblin, Italia), Ulrich Fonrobert (Queen Games, Germania), Hermann Hutter (Huch! & friends, Germania), Simone Luciani (Cranio Creations, Italia), Wolfgang Lüdtke (Kosmos, Germania), Uwe Molter e Holger Grimm (Amigo, Germania), Klaus Ottmaier (Pegasus, Germania), Philipp Sprick (Ravensburger, Germania), Dieter Strehl (Piatnik, Austria), Albrecht Werstein (Game Factory, Germania).

Preziosissimo è stato il lavoro dello staff di studiogiochi nell’organizzare il sito, la segreteria, la grafica e le foto (Francesca Bortolato, Federico Colovini, Giulia Franceschini, Cristiana Giuriato, Camilla Manfren, Giorgia Marchesin, Andrea Marton, Piero Modolo, Rossana Nardo e Massimo Salvador), con la collaborazione di Fabrizio Berger e Mirko Tonini.

Classifica Premio Archimede 2018

1° classificato
JAP
 di Gian Andrea Cappuzzo

2° classificato
FeudaLink
 di Marcello Bertocchi

3° classificato
Qoobeland
 di Alessandro Dentis

4° classificato
Bononia
 di Gabriele Bubola

5° classificato
Stonehenge
 di Nestore Mangone

6° classificato
Conclave X
 di Felix Bernat Juliàn

7° classificato
Sunshine & Showers
 di Gabriele Bubola
e
Lettere di Marca dei Cielo d’Oro

9° classificato
Conestoga
 di Walter Obert

10° classificato
U.S. Vote Dry
 di Geordie Cassamagnaga
e
La Piramide di Micerino di Davide Zago

12° classificato
Zoo
 di David Zanotto

13° classificato
Repubbliche Marinare
 di Matteo Sassi

Premio Speciale “Sebastiano Izzo”
Le Cinque Torri di Agostino Recchia
al gioco che più sarebbe piaciuto a Sebastiano Izzo, indimenticato “compagno di giochi” che amiamo ricordare ad ogni edizione

Premio Speciale Cartamundi
Conclave X
 di Felix Bernat Juliàn
per il migliore gioco di carte

Premio Speciale IDG
JAP
 di Gian Andrea Cappuzzo
per il miglior gioco creato interamente da un esordiente, ovvero un autore che non ha ancora mai pubblicato alcun gioco

Premio Speciale AIG
JAP
 di Gian Andrea Cappuzzo
per la meccanica di gioco più originale

Premio Speciale Scienza e gioco
Scie Chimiche
 di Mirko Baldicchi
per il miglior gioco che, con finalità didattiche e divulgative, tratti tematiche scientifiche

Premio Speciale Fotonica in gioco
Stop Climate Change
 della classe 5G del Liceo Scientifico G. Gandini di Lodi
per il miglior gioco realizzato dagli studenti delle scuole secondarie sul tema scientifico “Trasformazioni: come cambiano le cose”

Grazie a tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno reso possibile la realizzazione di questa manifestazione:

Programma cerimonia di premiazione Premio Archimede 2018

Sabato 29 settembre 2018

Scarica il programma >

10:00 – 13:00
APERTURA DELLA RECEPTION
Informazioni generali

MOSTRA DI TUTTI I GIOCHI
ammessi alla fase finale del concorso

RITIRO DEI PROTOTIPI
NON ammessi alla fase finale del concorso (su prenotazione)

COLLOQUI CON LA GIURIA DI SELEZIONE
per gli autori di giochi NON ammessi alla fase finale (su prenotazione)

14:00 – 16:00
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
• Presentazione del presidente Dario De Toffoli
• Saluto del Comune di Venezia
• Saluto di Furio Honsell, presidente di GioNa
• Fabio Chiarello, Roberta Ramponi, CNR:
Premio Fotonica in Gioco e Trofeo Speciale Scienza e Gioco
• Premio Sebastiano Izzo
• Votazioni e scrutini in diretta
• Premiazioni

16:00 – 19:00
COLLOQUI CON LA GIURIA DI SELEZIONE
per gli autori dei giochi ammessi alla fase finale (su prenotazione)

17:00 – 19:00

RITIRO DEI PROTOTIPI
ammessi alla fase finale del concorso (su prenotazione, c/o segreteria, dopo disallestimento mostra)

Settembre 2018

La grossa-lista è stata divulgata nel corso di IdeaG Nordest sabato 1 settembre presso la Ludoteca Comunale di Udine per l’organizzazione dell’Associazione Coccinelle Rosa.

Video completo nell’evento facebook dedicato>

La cerimonia finale di premiazione si svolgerà invece sabato 29 settembre in Sala San Leonardo a Venezia (Rio Terrà San Leonardo, Cannaregio 1584, Venezia). La folta giuria internazionale, in rappresentanza delle maggiori case editrici di giochi del mondo, voterà in diretta!

Settembre 2018

Ormai è ufficiale, sono ben 158 i giochi partecipanti al Premio Archimede 2018, la seconda edizione più grande di sempre!

Questa volta i giochi sono arrivati da una decina di Paesi diversi, tra cui Giappone, Israele e Argentina! Un super-lavoro per la giuria preliminare diretta da Leo Colovini: solo circa un gioco su tre potrà accedere alla fase finale, quella della cosiddetta “grossa-lista” e a giudicare dai test – che sono in pieno svolgimento – non sarà per nulla facile fare delle scelte e resteranno fuori giochi di qualità più che sufficiente. Il livello dei prodotti presentati continua a crescere!

GIURIA

Si aggiungono anche Cranio CreationsThunderGryph Games Game Factory agli editori che supportano il Premio Archimede 2018. Tra i giurati di quest’anno altri nuovi volti per Archimede: Ulrich Fonrobert (per la Queen), Hermann Hutter (Huch! & friends), Simone Luciani (Cranio Creations) e Gonzalo Aguirre Bisi (ThunderGryph Games).

Gli altri editori che hanno aderito sono:
999 Games, Amigo, Asmodee, Cartamundi, Giochi Uniti, Hans im Glück, Huch! & friends, Kosmos, Oliphante2, Pegasus SpielePiatnik, Queen Games e Ravensburger.

La giuria finale del Premio Archimede 2018 è quindi composta da:

Dario De Toffoli (presidente, Italia)

Nato a Venezia nel 1953, all’inizio degli anni Ottanta Dario De Toffoli incontra il Gioco e questo cambia la sua vita.
Gradatamente abbandona la professione di chimico e inizia a occuparsi di tutti gli aspetti, agonistici, tecnici e culturali che circondano il gioco.
Giochi di tavoliere, di carte, logici, di parole, matematici

Nel 1987 questo nuovo interesse sfocia nella nascita di studiogiochi.

Dario De Toffoli è:

  • fondatore di studiogiochi
  • giornalista free lance, scrittore e autore di giochi
  • Direttore dell’Archivio Italiano dei Giochi di Udine
  • Premio Speciale alla Carriera PLDA, Personalità ludica dell’anno 2007
  • Best of Show alla carriera, Lucca Comics and Games 2017
  • Pentamind World Champion 2002 e 2012

Gonzalo Aguirre Bisi (ThunderGryph, Spagna)

Gonzalo Aguirre Bisi è un appassionato giocatore oltre che game designer, professione che ha iniziato a svolgere nel 2007, cominciando come editore di video games.
Gonzalo è cresciuto tra l’Italia e il Perù per stabilirsi definitivamente a Roma, dove ha frequentato l’Università La Sapienza. Oggi vive tra Roma e Siviglia, altra città di cui si dichiara innamorato.
Dal 2014 lavora allo sviluppo di ThunderGryph, allo scopo di promuovere e pubblicare nuovi giochi da tavolo. A quasi un anno dalla partenza la ThunderGryph conta già tre giochi pubblicati e sette nuovi titoli in uscita nel 2017-18.

Michael Bruinsma (999 games, Paesi Bassi)

Mi chiamo Michael Bruinsma, sono nato nel 1952 nei Paesi Bassi, da padre olandese e madre inglese. Durante la mia infanzia ho vissuto in Olanda, ma anche in Nuova Guinea, a Parigi, in Spagna e Italia, vicino a La Spezia. Da piccolo giocavo a Monopoly, Stratego, Risk e altri giochi da tavolo, poi con i miei viaggi ho scoperto altri giochi più complessi. Nel 1981 ho iniziato a collezionare Avalon Hill e altri giochi e nel 1986 sono diventato un membro di Ducosim, un club di giochi sulla guerra, la fantasia e altri generi.
Nel 1990 ho visitato la fiera di Norimberga e incontrato Mr. Bernd Brunnhofer della casa editrice di giochi Hans im Glück. Ero particolarmente interessato al suo gioco sui treni “1835”, di cui ho acquistato 120 copie da vendere in Olanda. Non sono riuscito a venderne molti al dettaglio e così ho deciso di operare come società che vende per corrispondenza. Ho investito i pochi fiorini che avevo accumulato da giochi venduti, per lo più di provenienza americana, e iniziato. E ha funzionato!
Sono andato a molti convegni di giochi e ho agito come un commerciante. Sono anche andato a Copenhagen, Frankfurt e Antwerp regolarmente, e ho reinvestito ogni penny che guadagnavo per costruire un’ampia selezione di giochi e accessori.
Nel 1992 ho visitato GenCon a Milwaukee, e acquistato alcuni libri di giochi di ruolo da un piccolo fornitore chiamato Wizards of the Coast. Così nel 1993, sono diventato il loro rappresentante in Olanda per il noto Magic: the Gathering.
Nel 1998 ho iniziato a pubblicare giochi da tavolo e poi giochi di carte. Quello è stato un altro traguardo: avevo trovato una lacuna nel mercato. Nel 1999 il gioco di carte collezionabili Pokemon aveva colpito il mercato e improvvisamente tutto è cresciuto a dismisura. Il divertimento era passato ma gli affari andavano a gonfie vele. Ora, dirigo un gruppo di 30 specialisti e nel BeNeLux forniamo prodotti meravigliosi.

Bernd e Moritz Brunnhofer (Hans im Glück, Germania)

Bernd Brunnhofer è nato nel 1946 vicino a Graz in Austria. Approda in Germania negli anni 60, studia sociologia e diventa professore universitario. Ha fondato la Hans im Glück nel 1983 assieme a Karl-Heinz Schmiel, quando pubblicarono il piccolo gioco Dodge City. I primi giochi non furono successi. Poi nel 1991 arrivò il gioco Drunter und Drüber di Klaus Teuber. Fu il primo gioco tedesco dell’anno prodotto da una compagnia piccola. Nel 1994 arrivò Manhattan di Andreas Seyfarth e nel 1996 El Grande di Wolfgang Kramer e Richard Ulrich, che furono dei successi. Nel 2001 il successo mondiale di Carcassonne di Klaus-Jürgen Wrede diede una visibilità internazionale all’azienda. In particolare le rifiniture nei dettagli grafici del gioco da parte di Bernd Brunnhofer vi hanno conferito il noto successo. Con Thurn und Taxis di Andreas Seyfarth nel 2006 e Dominion di Donald Vaccarino nel 2009 Hans im Glück ha vinto altri due premi in Germania. Bernd Brunnhofer è anche un importante autore di giochi. Le sue creazioni, come Sankt Petersburg e Stone Age sono ben note ai giocatori di giochi da tavolo. E chissà, forse sta lavorando al suo prossimo successo…

Thomas Cauet (Asmodée, Francia)

Nato nel 1977, Thomas vive a Parigi, in Francia. La sua prima professione è stata quella di programmatore part-time per Ystari Games. Ora lavora a tempo pieno per Ystari Games, e poi anche per Space Cowboys, presso cui sviluppa giochi per il gruppo Asmodée. È coautore di un gioco (Nefertiti – Matagot) e di vari scenari per la serie Unlock!. È anche membro della giuria del FLIP (Parthenay Festival).

Stefano De Carolis (Giochi Uniti, Italia)

Cresciuto letteralmente fra i giochi, essendo suo padre uno dei più grandi collezionisti di giochi da tavolo al mondo, la carriera di Stefano nel settore ludico era praticamente scontata. È infatti strategic planner per Giochi Uniti, importante distributore ed editore internazionale. Ma non sorprendetevi se al tavolo con lui come avversario subirete la sua dialettica: Stefano è anche specializzato in Relazioni Internazionali e fa della diplomazia ben più del suo passatempo. Convincerlo della bontà dei propri giochi non è facile: lavorando per l’azienda che pubblica in Italia I Coloni di Catan e Carcassonne, ci vorrà qualcosa di davvero speciale per fargli alzare il sopracciglio!

Silvio De Pecher (Tana dei Goblin, Italia)

Ho iniziato a giocare quando a 10 anni sono andato in Inghilterra e ho comprato il mio primo gioco da tavolo, Bitzkrieg. Ho studiato il regolamento e trovato pochi amici con cui giocarlo… Ma la passione per il gioco è continuata con D&D e poi all’università con i giochi da tavolo della Games Workshop, in particolare Talisman. Poi Blind Justice, Merchant of Venus e Cosmic Encounters, forse ad oggi uno dei miei giochi preferiti. Nel 1995 agli inizi della storia di internet in Italia metto su il primo sito dedicato ai giochi, giochi-on-line. Collaborano al sito sia Lobo che The Goblin, nasce tra le altre pagine la prima “La tana del Goblin”, che nel 2007 prende la denominazione attuale “La Tana dei Goblin” per comprendere tutti gli appassionati di giochi. Nel frattempo le mie avventure professionali mi portano in giro per il mondo e posso frequentare le più belle e prestigiose manifestazioni di giochi: Origins, dove da una strana alchimia nasce la mia annuale amicizia con Andreas Seyfarth, Gen Con, ComiCon… fino ad avere avuto l’onore di essere invitato come primo italiano al Gathering of Friends da Alan Moon, fare parte della giuria di vari premi, primo tra tutti il Premio Archimede, ormai trampolino di lancio di tanti autori italiani. Non sono un amante folle dei giochi “tedeschi”, mi piace anche il gioco “americano” dove l’alea può rivoluzionare in un attimo l’esito della partita.

Ulrich Fonrobert (Queen Games, Germania)

Ulrich Fonrobert è nato nel nord della Germania nel 1967. I giochi lo accompagnano fin dall’infanzia, di cui ricorda suo padre spiegargli le regole di classici come Scacchi, Skat e Doppelkopf. Colleziona giochi sin dal 1979.
Nel 1986 entra nelle forze armate tedesche, dove per allietare le lunghe serate ai compagni ama coinvolgerli in giochi di dadi.
El Grande e I coloni di Catan sono tra i suoi (molti) giochi preferiti.
A Kiel si unisce per la prima volta a un gruppo di giocatori assieme ai quali prende parte a vari tornei e campionati in giro per la Germania. Incontra quindi amici come Christwart Conrad e Ralph Bruhn che lo introducono anche a livello professionale nel mondo del gioco.
Nel 2007 entra in Queen Games, dove attualmente è product manager e si occupa quindi di individuare le proposte più promettenti e le novità nel mercato in continua evoluzione dei giochi da tavolo. Non vede quindi l’ora di vedere quali fantastiche sorprese gli riserverà il Premio Archimede!

Hermann Hutter (Huch! & friends, Germania)

Hermann Hutter ha fondato la Hutter Trade nel 2004 e da allora la compagnia si è affermata diventando parte integrante del mondo ludico. Con la sua casa editrice HUCH! e innovativi giochi didattici e per il tempo libero, vivaci party games e giochi strategici di diversi partner editoriali di altri Paesi, Hutter Trade ha creato il proprio profilo distintivo.
Pubblicare nuovi giochi è la grande passione di Hermann. Il successo della compagnia è comprovato da numerosi premi, come il “Toy Award 2008”, il “Kinderspiel des Jahres 2007” e il “Deutsches Spielepreis 2006”. Guidata dalla passione per il gioco, la creatività, il design e un interesse per le ultime tendenze, HUCH! si impegna da sempre a creare giochi innovativi che puntano a divertire a lungo. Hermann Hutter è anche un retailer di grande esperienza che gestisce con successo numerosi negozi.

Simone Luciani (Cranio Creations, Italia)

Nato nel 1977, Simone Luciani muove i passi all’interno del mondo ludico prima come giocatore, poi come autore dilettante. Partecipa più volte al premio Archimede fino a vincere il premio per il miglior gioco di carte con Portobello Road, che sarà il suo primo gioco pubblicato da Piatnik come Frutti di mare. Dopo qualche altra pubblicazione, arriva a vincere il premio archimede con Marco Polo, che poi verrà pubblicato da Hans im Glück e vincerà il Deutscher Spiele Preis.
Dal 2013 comincia a collaborare con l’editore milanese Cranio Creations, per cui oggi riveste il ruolo di responsabile della selezione e sviluppo dei giochi, oltre che di autore e sviluppatore. Nel 2016 lascia il lavoro di educatore, che ha svolto per 15 anni, per dedicarsi completamente alla creazione di giochi.

Wolfgang Lüdtke (Kosmos, Germania)

Wolfgang diventa appassionato di giochi cominciando a recensirli e collezionarli. Ma quando Peter Neugebauer gli presenta l’inventore di giochi Klaus Teuber e sua moglie Claudia (circa 30 anni fa), dall’incontro nasce una speciale amicizia, e da quel momento Wolfgang diventa membro attivo nelle prime fasi dello sviluppo di nuovi giochi.
La sua carriera come editore comincia quando entra nella nuova azienda TM-Spiele GmbH, la quale comincia molto presto a concentrarsi sull’attività di consulenza per altre case editrici di giochi.
Ha modificato e sistemato giochi pubblicati sotto i marchi Goldsieber e KOSMOS fino al 2013.
Wolfgang ritiene che uno dei suoi punti di forza principali sia l’abilità di riconoscere in un prototipo le potenzialità di diventare un buon gioco. Ora, come editor alla KOSMOS, continua a prendersi cura dei giochi per famiglie e per adulti, e a essere coinvolto nelle prime fasi dello sviluppo dei giochi.

Uwe Molter (Amigo, Germania)

Il gioco e i giochi in generale arricchiscono la mia vita sin dai tempi dello studio negli anni Settanta. Infatti mi sono specializzato negli studi in giochi didattici. Come educatore di giochi, ho lavorato nelle case per bambini, in scuole e in centri educativi per adulti. Ho fondato una casa editrice di giochi a Colonia e sono stato proprietario di un negozio di giochi che esiste tutt’ora, sempre a Colonia. Da 25 anni lavoro come editore di giochi. Inizialmente sono stato nello staff della Ravensburger e in seguito dalla Amigo Spiel + Freizeit, Dietzenbach, dove lavoro ancora oggi.

Klaus Ottmaier (Pegasus, Germania)

Klaus Ottmaier è nato a Vienna nel 1977. Si può dire che abbia imparato a giocare giochi da tavolo ancora prima di saper parlare… Ha studiato genetica. Nel 2000 si è trasferito a Colonia dove è diventato un libraio e felice padre di due figli. In quegli anni ha iniziato a lavorare nel settore dei giochi – diventanto redattore di una piccola casa editrice chiamata Argentum Verlag. Nel 2012 ha avuto l’opportunità di lavorare per la Pegasus Spiele per la quale attualmente è responsabile delle pubblicazioni.

Philipp Sprick (Ravensburger, Germania)

Editore di giochi Ravensburger; responsabile del settore editoria e giochi per adulti. Ha avuto un’infanzia molto felice, circondato dai giochi della Ravensburger. Sarebbe stato ancora più felice se avesse saputo che da grande il suo lavoro sarebbe stato continuare a giocare giochi da tavolo, ma questa volta a pagamento.
In seguito a studi di storia e legge (uno dei quali estremamente noioso), nel 2005 ha iniziato a lavorare per la Ravensburger.

Dieter Strehl (Piatnik, Austria)

Pronipote del fondatore della Piatnik, lavora presso l’azienda dal 1983. È Amministratore Delegato dall’aprile 1995.

Albrecht Werstein (Game Factory, Germania)

Albrecht Werstein è un autore di giochi e ha pubblicato giochi per oltre 25 anni. È stato responsabile dell’uscita di oltre 250 giochi presso la Zoch Verlag, di cui due hanno vinto il premio come Spiel des Jahres (Niagara e Villa Paletti) e di cui tre hanno vinto il premio Kinderspiel des Jahres (Zicke Zacke – Da ist der Wurm drinSpinderella).
Ora lavora con l’innovativa Game Factory, ed è molto impaziente di scoprire i prototipi del Premio Archimede di quest’anno!


Saranno come di consueto operative due giurie separate.

• la giuria di selezione che assegnerà le menzioni speciali, sceglierà i giochi ammessi alla fase finale della competizione e, tra questi, i finalisti. Sceglierà inoltre i migliori giochi di carte, che siano tra i finalisti o meno.

• la giuria finale che giudicherà in diretta i finalisti davanti al pubblico, in occasione della cerimonia finale, decretando così il vincitore del Premio Archimede e la classifica.
La giuria finale, cui si aggiungeranno per l’occasione Ileana Xodo di Cartamundi Italia e Luc Mertens, esperto di giochi di carte, voterà inoltre il migliore gioco di carte, cui sarà assegnato il Premio Cartamundi.

La giuria di selezione è così composta:

Leo Colovini (presidente)

Nato a Venezia nel 1964, Leo Colovini inizia la propria storia ludica intorno all’età di 12 anni quando conosce Alex Randolph, giocando a scacchi in un circolo di Venezia. Da sempre appassionato di giochi, rimane letteralmente affascinato dal “Maestro”, tanto da divenire uno dei più assidui frequentatori del suo studio. Partecipa con passione ai test dei giochi e non perde occasione per sottoporre al giudizio di Alex qualche idea ingenua e strampalata. Con il passare del tempo, le idee iniziano ad affinarsi e Leo riesce finalmente a presentare al severo giudizio di Alex un meccanismo di gioco interessante, che però, nonostante vari interventi di Alex, non riesce a far pubblicare. Passa un anno e la coppia elabora Drachenfels, il suo primo gioco che verrà pubblicato (Schmidt Spiele). Due anni dopo (1988), sempre in collaborazione e sotto l’egida del Maestro nasce Inkognito, pubblicato da MB, che diviene un grande successo (entra nella lista dello Spiel des Jahres, vincendo il Sonderpreis – premio speciale della critica).  Un paio d’anni dopo viene pubblicato il primo gioco di Colovini come unico autore, Die Magische Sieben (Piatnik). Nel 1993 firma, insieme con Dario De Toffoli, Marco Maggi e Francesco Nepitello, il Gioco di Ruolo Lex Arcana (Dal Negro). Nel 1993 trova finalmente il coraggio di lasciare l’impiego in banca per occuparsi  di giochi a tempo pieno. Nel 1994 esce Die Oster Insel (Blatz Spiele), entrato anche questo nella lista dello Spiel des Jahres. Negli anni che seguono, la collaborazione con Dario De Toffoli diventa più stretta, fino a diventare l’avventura di Venice Connection, fondata insieme con il Maestro Alex. Negli anni successivi, oltre a conseguire la laurea in storia con una tesi-gioco su Carlo Magno, molti suoi giochi vengono pubblicati: Carolus Magnus nel 2000 e Clans nel 2003 (Winning Moves) sfiorano la vittoria delle Spiel del Jahres giungendo nella terna dei tre nominati. Con il gioco Leo muss zum Friseur vince il Deutscher Kinderspiele Preis 2016, sfiora la vittoria del Kinderspiel des Jahres 2016 (essendo tra i tre nominati) e vince lo Spiele Hit für Kinder 2016.

Giuseppe Baggio

Uno dei migliori giocatori italiani di Shogi, grande estimatore dei giochi creati da Alex Randolph, Giuseppe Baggio è un appassionato di giochi astratti su tavoliere, ma accorre subito se c’è da provare qualche nuovo gioco, di qualsiasi tipo sia.
Insomma, giocare gli piace e per questo è diventato uno dei più attivi giurati del Premio Archimede.
Con studiogiochi ha collaborato alla stesura dei capitoli sullo Shogi (scacchi giapponesi) e sugli Scacchi eterodossi ne Il grande libro degli scacchi e alla revisione di numerose voci dell’Enciclopedia dei giochi di Giampaolo Dossena.

Federico Colovini

Figlio di Leo Colovini, non si stanca mai di giocare e soprattutto di inventare strampalati sistemi di giochi che regolarmente sottopone al severo giudizio del padre. È sua l’idea alla base di Wikinder, pubblicato da Clementoni.
Malgrado il barbone non ha ancora deciso cosa farà da grande. Forse l’Egittologo. Forse il Mastro Birraio. O forse continuerà a fare il play-tester e il redattore qui a studiogiochi. E se quando pensa a coniugare le sue tre grandi passioni gli viene il mal di testa… sparisce qualche giorno e si rifugia in un bel LARP di quelli tosti.

Mauro Gaffo

Avendo alle spalle il liceo classico seguito dalla facoltà di fisica, Mauro Gaffo cerca la sintesi prima nella fantascienza (sarà curatore di collana per la casa editrice Nord e in seguito traduttore) e successivamente nella divulgazione scientifica: nel 1992 approda a Focus come giornalista praticante e, dopo qualche tappa, ne diventa vicedirettore nel 2000. Nel 2005 crea e dirige Focus Giochi, innovativa rivista di “giochi per il cervello” che gli farà vincere nel 2006 il premio personalità ludica dell’anno. Da quel momento entra sempre più nell’ambiente dei giochi, organizzando tra l’altro il Campionato della Mente e partecipando per tre volte alla giuria del premio Archimede. Nel 2013, incurante dell’età, inizia una nuova vita entrando in studiogiochi… dove ha scoperto di avere ancora molto da imparare.

Piero Modolo

Nato nel 1991, è appassionato di tutti i tipi giochi (dai giochi da tavolo ai videogiochi) ma, in particolare, dei giochi di carte collezionabili (prima Yu-Gi-Oh!, ora Gwent online è diventato il suo gioco preferito).
Laureato in filosofia a Venezia, dopo la positiva esperienza di Archimede 2016 è entrato di diritto come membro fisso nella giuria di preselezione del Premio, con il compito di fare da tramite tra i giochi (e gli autori) e i giurati italiani e internazionali.
È in prima linea nel testare nuovi giochi e lavora ai vari progetti dello studio.

Umberto Rosin

Presidente e co-fondatore dell’Associazione La Tana dei Goblin Venezia, si dedica all’organizzazione di eventi ludici, convention e tornei, partecipando alle più importanti kermesse internazionali del mondo del gioco. Con un dottorato di ricerca ha tenuto diverse conferenze sul gioco (Lucca, Ferrara, Venezia). Preferisce giochi in stile euro-games (o German games) ma la sua esperienza si estende ai giochi di carte tradizionali e collezionabili, giochi di ruolo, wargames, party games fino ai classici di sempre.

Dario Zaccariotto

Nasce a Dolo (VE) nel 1968 e trascorre un’infanzia giocosa.
Nei primi anni ottanta entra in contatto con il mitico MultigiocoClub di Mestre e ne diventa subito “la mascotte”, essendo il più giovane del gruppo. Per tutti diventa Darietto, per non confonderlo col suo omonimo “Darione” De Toffoli; da quando è padre, molti lo chiamano Zack ma qualche nostagico persevera con il “classico” primo soprannome.
Il contatto con De Toffoli diventa stabile e un po’ alla volta comincia a collaborare con studiogiochi: dirige tornei, sviluppa giochi da tavolo e produce rompicapo e altri giochi per riviste.
Il vero salto lo fa quando in occasione di varie edizioni del Festival Italiano dei Giochi  diventa responsabile di alcune sezioni: in quel momento “Darietto” capisce davvero cosa vuol fare da grande e presto ha l’occasione di attraversare il grande mare che separa il dire e il fare.
Il resto è attualità: scrive libri e collabora all’ideazione di giochi, ma soprattutto trova gioia nel proporre a molte persone rompicapo, specialmente quelli logici e numerici.
Poi un giorno lascia di stucco tutti quelli che lo credono un freddo calcolatore vincendo un concorso internazionale di poesia (www.centrostudivignola.it), con la prima e l’ultima composizione che abbia mai scritto.

Alessandro Zucchini

Ha iniziato da piccolo con D&D, ma all’inizio del nuovo millennio è scoccato l’amore per i “german games”, un mondo fino allora sconosciuto.
Frequentando le “con” è entrato in contatto con i maggiori designer italiani, ma è Carlo Rossi che gli ha fatto scoprire di essere anche un autore. Con lui ha subito instaurato un fruttuosa partnership sfociata nella nascita di “Cogito”, nel cui team è poi entrato anche Alfredo Berni.
Grazie ai brillanti giochi presentati al Premio Archimede, Cogito ha iniziato a collaborare con studiogiochi, entrando anche a far parte ufficialmente della società dal 2006.
Insomma “Pepperoni” (pardon, Zucchini) è ormai un autore piuttosto apprezzato, edizioni dei suoi giochi sono state pubblicate in varie lingue e suoi nuovi interessanti progetti sono in cantiere.


Entrambe le giurie si avvalgono della collaborazione e consulenza di F. Bortolato, F. Colovini, G. Franceschini, C. Giuriato, C. Manfren, G. Marchesin, P. Modolo, R. Nardo e di selezionati playtester.

BANDO

Il PREMIO ARCHIMEDE 2018, bandito da studiogiochi, ha per tema l’ideazione di un gioco da tavolo inedito.

Il Premio, dedicato al grande Alex Randolph che ne è stato presidente per le prime 7 edizioni, ha finora consentito a più di 30 autori di coronare il sogno di vedere pubblicato il proprio gioco.
La partecipazione (singola o di gruppo) è aperta a tutti, senza limiti di residenza o di età. Il Premio viene organizzato con la collaborazione della Municipalità di Venezia e si inquadra in un più ampio contesto di iniziative per la diffusione della cultura ludica, anche quale efficace mezzo di prevenzione della dilagante azzardopatia.
Il premio è riconosciuto dalla SAZ (Spiele-Autoren-Zunft) l’associazione internazionale degli autori di giochi, che conta oltre 400 membri provenienti da 19 paesi.

La cerimonia finale si svolgerà in Sala San Leonardo a Venezia il 29 settembre 2018.

Con l’occasione sarà allestita una mostra dei prototipi ammessi alla fase finale.
Il Musée Suisse du Jeu organizzerà un’esposizione con i giochi finalisti e i vincitori dei trofei speciali.
Il Premio è riconosciuto da PlayRes, dalla UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) e da GioNa (Associazione Nazionale delle Città in Gioco) per il suo valore socio-culturale e di aggregazione e inclusione; si tratta infatti di un’attività a carattere ludico-ricreativo e di promozione del diritto al gioco, per tutti e per tutte le età.
Grazie al supporto degli editori (hanno finora aderito 999games, Amigo, Asmodee, Cartamundi, Cranio Creations, Giochi Uniti, Hans im Glück, Huch! & friends, Kosmos, Oliphante, Pegasus, Piatnik, Queen Games, Ravensburger, ThunderGryph e altri stanno perfezionando l’adesione), sarà corrisposto ai vincitori un anticipo complessivo di 3500 euro sulle future royalties dei loro giochi.

Oltre al Premio Archimede, la giuria assegnerà la menzione speciale Sebastiano Izzo e altri riconoscimenti, trofei e premi di categoria quali:
Trofeo Speciale Cartamundi per il miglior gioco di carte. Grazie al supporto di Cartamundi, sarà corrisposto un anticipo di 500 euro sulla future royalties del miglior gioco di carte.
Trofeo Speciale IDG (Inventori Di Giochi) per il miglior gioco creato interamente da un esordiente, ovvero un autore che non ha ancora mai pubblicato. Nel caso di autori multipli tutti gli autori devono essere esordienti. Il vincitore avrà diritto a un tavolo gratuito a un evento IdeaG.
Trofeo Speciale AIG (Autori In Gioco) per il gioco con la meccanica più innovativa. Il vincitore avrà diritto a un tavolo gratuito ad un evento AIG.
Trofeo Speciale Scienza in Gioco, per il miglior gioco a tema scientifico di carattere didattico e divulgativo, assegnato dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFN – CNR).
Inoltre l’IFN-CNR organizzerà la seconda edizione del concorso Fotonica in Gioco. Il concorso è rivolto a tutti gli studenti degli istituti secondari di secondo grado italiani e ha come scopo la realizzazione di un gioco da tavolo originale con carattere didattico o divulgativo (www.fotonicaingioco.it). La cerimonia finale avverrà contestualmente a quella del Premio Archimede e vedrà la partecipazione delle classi che avranno realizzato i tre migliori progetti.

Per partecipare inviate il prototipo entro il 31/05/2018 a:
PREMIO ARCHIMEDE 2018
c/o studiogiochi
San Polo 3083 – 30125 VENEZIA

A ciascun prototipo va allegato il modulo di partecipazione compilato e firmato. Contestualmente va effettuato un versamento di 30 euro per ogni gioco iscritto entro il 2017 oppure di 35 euro per ogni gioco iscritto nel 2018, utilizzando una delle seguenti modalità:
1) versamento tramite paypal all’indirizzo info@studiogiochi.com
2) bonifico bancario (IBAN DE09 3605 0105 0003 7001 84 – BIC SPESDE3E)
La quota potrà essere ridotta di 5 euro utilizzando i voucher rilasciati dalla SAZ ai suoi iscritti e da IdeaG e AIG a chi partecipa ai loro eventi.
Oltre a spedire fisicamente il prototipo gli autori dovranno inviare una foto del prototipo e il regolamento in formato pdf all’email info@studiogiochi.com
Gli eventuali oneri doganali dovranno essere rimborsati dagli autori pena l’esclusione.
Studiogiochi si riserva il diritto di opzione sui giochi finalisti (vedi modulo di partecipazione).
Per ogni gioco ammesso sarà rilasciato un attestato di partecipazione, a testimonianza e certificazione della presentazione del gioco in quella data.

I giochi dovranno rispondere ai seguenti requisiti, pena l’esclusione:

Il gioco
– Deve essere originale e inedito
– La durata non può eccedere indicativamente i 90 minuti

Il prototipo
– Tutti i componenti del gioco, tavoliere incluso, devono essere contenuti in una scatola di cartone rigido. La scatola dovrà aprirsi facilmente, ma anche restare chiusa senza problemi. Dev’essere comoda da riporre e trasportare: vanno quindi evitati contenitori troppo grandi o troppo pesanti (dimensioni massime indicative 40x30x10 cm).
– Deve essere funzionale, consentendo alla giuria di giocare senza difficoltà. Le pedine devono stare bene in piedi, le caselle devono essere di misura adeguata, le carte non devono essere troppo sottili, i colori devono essere ben distinguibili, ecc…
– Il gioco dev’essere il più possibile indipendente dalla lingua. Se fosse necessario del testo è indispensabile che sia anche in inglese per consentire anche ai giurati finali di giocare autonomamente.
– Non è necessario che sia realizzato come un prodotto finito, l’aspetto grafico sta in subordine alla funzionalità.
– Le componenti devono essere accuratamente confezionate e suddivise in modo tale da facilitare il più possibile i preparativi iniziali del gioco.
– L’organizzazione non è responsabile di smarrimenti o danneggiamenti dei prototipi durante la manifestazione. Gli autori potranno ritirare i prototipi al termine della cerimonia finale; tutti i prototipi non ritirati non saranno rispediti (salvo accordi specifici da prendere con la segreteria entro un mese dalla finale e comunque a spese degli autori). I prototipi finalisti e quelli che si aggiudicheranno un premio speciale non verranno restituiti.
– Sulla scatola e sul regolamento vanno indicati titolo del gioco, numero di giocatori, cognome e nome, indirizzo completo, numero di telefono e indirizzo email dell’autore.

Il regolamento
– Va scritto nella propria madrelingua e tradotto in inglese (per gli autori italiani la traduzione è facoltativa).
– Non può eccedere indicativamente le 10.000 battute.
– Deve essere chiaro e completo (numero dei giocatori, descrizione dei materiali, scopo del gioco, ecc..). Si consiglia di ricorrere a molti esempi e figure.
Fatelo leggere a qualcuno che non conosce il gioco e verificate se riesce a capire come si gioca, senza il vostro aiuto. Se i giurati non saranno in grado di decifrarlo non potranno provarlo o lo giocheranno nel modo errato e di conseguenza non potranno giudicarlo appropriatamente.

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Le giurie, i criteri di selezione dei giochi e la procedura della finale
Saranno operative due giurie separate.
Nel corso della prima fase della competizione interviene esclusivamente la giuria di selezione, al momento composta da:

• Leo Colovini (presidente)
• Giuseppe Baggio
• Mauro Gaffo
• Dario Zaccariotto
• Umberto Rosin
• Alessandro Zucchini
• Federico Colovini
• Piero Modolo

La giuria di selezione studierà accuratamente tutti i regolamenti, suddividendoli tra i vari giurati.
• Nel corso delle periodiche riunioni, ciascun giurato spiegherà agli altri i giochi che ha studiato. Ciascun gioco verrà quindi testato da almeno due dei componenti della giuria. Nei casi di palese e unanime giudizio di insufficienza, il test potrà anche essere interrotto prima della fine del gioco.
• La giuria giudicherà i giochi tenendo conto delle seguenti caratteristiche (in ordine di importanza):
– Originalità dei meccanismi di gioco.
– Giocabilità, equilibrio e funzionalità dei meccanismi.
– Divertimento.
– Pubblicabilità, ovvero la possibilità che il gioco possa essere preso in considerazione dagli editori.
– Pertinenza dell’eventuale ambientazione.
– Qualità del prototipo.
• Un mese circa prima della finale la giuria rivelerà la Grossa-lista, ovvero la lista dei titoli ritenuti più meritevoli (circa il 50% degli iscritti).
• Infine la giuria selezionerà la Fina-lista (composta orientativamente da 15/20 titoli) e la sottoporrà alla giuria finale.

La giuria finale è al momento composta da:
• Dario De Toffoli (presidente)
• Gonzalo Aguirre Bisi (ThunderGryph, Spagna)
• Michael Bruinsma (999 games, Paesi Bassi)
• Bernd e Moritz Brunnhofer (Hans im Glück, Germania)
• Stefano De Carolis (Giochi Uniti, Italia)
• Cyril Demaegd (Asmodée, Francia)
• Silvio De Pecher (Tana dei Goblin, Italia)
• Ulrich Fonrobert (Queen Games, Germania)
• Hermann Hutter (Huch! & friends, Germania)
• Simone Luciani (Cranio Creations)
• Uwe Molter (Amigo, Germania)
• Klaus Ottmaier (Pegasus, Germania)
• Barbara Schmidts (Kosmos, Germania)
• Philipp Sprick (Ravensburger, Germania)
• Dieter Strehl (Piatnik, Austria)

Nella settimana precedente la data della finale, ogni giurato proverà tutti i giochi finalisti, registrando segretamente le proprie impressioni e scegliendo i propri 7 giochi preferiti. Durante la finale, in diretta, davanti al pubblico, ciascuno attribuirà segretamente 7 punti al proprio gioco preferito, 6 al secondo e così via. Lo spoglio verrà effettuato in diretta davanti al pubblico e la classifica finale dipenderà unicamente dalla somma dei voti ricevuti.

La giuria di selezione sceglierà anche i migliori giochi di carte, che siano tra i finalisti o meno. Questi giochi verranno votati separatamente dalla giuria finale a cui si aggiungeranno Ileana Xodo di Cartamundi Italia e Luc Mertens esperto di giochi di carte. Ogni giurato assegnerà 3 punti al preferito, 2 al secondo ed 1 al terzo. Il vincitore si aggiudicherà il Trofeo Cartamundi.

Entrambe le giurie si avvarranno della collaborazione e consulenza di F. Bortolato, F. Colovini, G. Franceschini, C. Giuriato, C. Manfren, G. Marchesin, P. Modolo, R. Nardo e di selezionati playtester.

PROGRAMMA

LA GROSSA-LISTA

Sabato 1 settembre Leo Colovini ha presentato la grossa-lista presso la Ludoteca Comunale di Udine, in occasione di IdeaG Nord-Est.

Questa volta il concorso ha visto la partecipazione di 158 prototipi, un numero davvero considerevole! Per questo motivo, la giuria preliminare ha deciso di allargare la grossa-lista a 81 giochi. È stato molto difficile scegliere i giochi che sarebbero passati alla seconda fase: molti dei giochi esclusi hanno raggiunto la sufficienza, e la giuria ha dovuto giocarne alcuni più volte, per garantire una scelta il più corretta possibile.
Ma per gli autori che non sono stati selezionati non è ancora finita, in fondo: li invitiamo (e non solo loro, ovviamente) alla cerimonia finale del Premio Archimede 2018, che si terrà il 29 settembre a Venezia. Sarà un giorno prezioso per condividere pensieri ed esperienze, tanto per i veterani quanto per le new entry tra gli inventori di giochi!

Di seguito i giochi ammessi alla fase finale del Premio Archimede 2018 (in ordine alfabetico):

3 e 3 Agostino Recchia
Antropocene Ites Alberto Pitentino 2^B
Arsenal Carlo Rigo – Joshua Pellegrinotti
Astabeto Furio Ferri – Agostino Zara
Atoms in Action Gualtiero Grassucci e classe 3^ E Liceo Sc. G. B. Grassi
Barbanera Alberto Colombo
Behind Bars Stefan Schroder – Christian Braumuller – Fabio Franchini – Marcus Wagner – Bardhi Hysenaj – Besart Hysenaj
Beyon Francesco Carbone
Blood Race Carlo Rigon
Bononia Gabriele Bubola
Castori Teodoro Mitidieri
ClockWork Marco Guidara
Conclave X Felix Bernat Juliàn
Conestoga Walter Obert
Cuirm Claudio Oliviero – Serena Marina Marengo
Demodè Gastone Pietro Rosati Papini
Die Hanse Alessandro Saragosa
Diggin’ Klondike Michele Bortolotti – Andrea Lasta
Digging Dwarves (Dragon’s Lair) Alessandro Dentis
Domatori in confusione – Tamers in the Mess Carlo Camarotto
Dragons vs Castles Diego Allegrini
Eurotracks Francesco Frittelli
FeudaLink Marcello Bertocchi
Fuga con il Tesoro Lorenzo Amadio – Martina Tardivo
Full Metal Penguin Marco Guidara – Fabrizio Tronchin
Galaxia, l’Alba di una Nuova Luce Gualtiero Grassucci e classe 3^ E Liceo Sc. G. B. Grassi
Gondola Never Sink Hiroaki Ota
Happy Birthday Mauro Vettori
Heroes League Andrea Rughi
I Tesori del Tempo Francesco Calvi
Il Piccolo Regno Eric Orel
Islands Alessandro Saragosa
JAP Just Another Pirate Game Gian Andrea Cappuzzo
Klondike – La corsa verso la Ricchezza Maurizio Buso – Roberto Ortolan
Kreuzenfeld Ivan Gariboldi
Kubar Giuseppe Di Giovanni – Fabrizio Mattei
La casa dell’orrore Fabrizio Tronchin
La Piramide di Micerino Davide Zago
La Riffa delle Streghe Alessandro Morandini
Labora! Giovanni Franceschelli
Las siete maravillas Oscar Matias Michelan
Le 1001 Notte – I Costruttori di Baghdad Eric Orel
Le 5 Torri Agostino Recchia
Lettere di Marca Cielo d’Oro
Lokum Roger Brunet Espinoza – Maria Castellvi Barnes
Maleficent Marco Piola Caselli
Maluku Marco Pozzi
My House Daniele Giusto
Nagi Furio Ferri
Natural Born Lagos Ivan Gariboldi
Nebbia di Guerra Silvano Bianchini
News for Germany Tommaso Loss – Enrico Beraldo
Nimrod Alberto Menoncin
Nonoja Alessandro Castello – Giovanna Tomiello
Parole Primarie Davide Carcelli
Pecore Giovanni Pettinotti
Pentamo Rolph Haefelfinger
Per Fama e Gloria Maurizio Maddalena
Pollice Verso Pietro Vozzolo
Printing Tales Lorenzo Castelli
Qoobeland Alessandro Dentis
Remondini, ovvero i Mercanti di Stampe Proibite Maurizio Buso – Roberto Ortolan
Repubbliche Marinare Matteo Sassi
Scie Chimiche Mirko Baldicchi
Slim Green Fabrizio Mattei – Giuseppe Di Giovanni
Smart Shark Alessia Luca – Tino Dessi – Andrea Piano – Andrea Salidu
Spirits of Cripple Town Marco Cuoghi – Nicola Brunello
Spit Roc – Scala la Montagna Paolo Marino
Stonehenge Nestore Mangone
STOP Climate Change Liceo Scientifico G. Gandini 5^ G
Sunshine & Showers Gabriele Bubola
The Boogeyman Gabriele Bubola
The Mind Wizard Richard De Rijk
Too Late Antonio Scrittore
Triiisca Francesco Timo – Francesco Angileri
U.S. Vote Dry – Una Nazione di Delinquenti Geordie Cassamagnaga
Vocal Game Nazareno Signoretto
Volleycards Francesco Frittelli
We Pirates Bruno Sparpaglione – Climt Bosi – Roberto Fadigati
Wood Escape Nicola Zucca
Zoo David Zanotto

GIURIA

MOSTRA

VOTAZIONI

PREMIAZIONI

STAFF

VIDEO

La Playlist con i 7 video della cerimonia finale del Premio Archimede 2018:
1 – Introduzione di Dario De Toffoli
2 – Intervento di Furio Honsell
3 – Fabio Chiarello (CNR) Premi speciali Fotonica in Gioco e Scienza in Gioco
4 – Premi speciali Sebastiano Izzo e Autori in Gioco
5 – Presentazione Giurati Internazionali e Votazioni
6 – Spoglio risultati e vincitore
7 – Premiazione e Conclusione

INTERVISTE

La Playlist con alcune interviste durante il Premio Archimede 2018:
Bernd Brunnhofer – Michael Bruinsma – Thomas Cauet – Simone Luciani

PARTNER

RASSEGNA STAMPA

Gente Veneta – 5 ottobre 2018
La Nuova Venezia – 29 settembre 2018
Il Mattino di Padova – 1 ottobre 2018

MUSÉE SUISSE DU JEU

Anche quest’anno il Musée Suisse du Jeu (Museo Svizzero dei Giochi) ha organizzato un’esposizione dedicata ai giochi del Premio Archimede.

Esposti i giochi vincitori, quelli che si sono distinti nell’edizione 2018 e i giochi selezionati per il Trofeo Speciale Scienza in Gioco, assegnato dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFN – CNR). In mostra anche alcuni giochi premiati nelle edizioni precedenti, che nel frattempo sono stati pubblicati.

Di seguito alcune foto della mostra.